La nostra specialista di riferimento per questa branca è:
Dott.ssa Stefania Esu
L’allergologia
è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle allergie, patologie immunitarie caratterizzate da ipersensibilità verso particolari sostanze, e delle malat
tie ad esse correlate.
Le competenze del medico interessano per ovvi motivi anche il campo dell’immunologia.
Importante nell’ambito della prevenzione è lo studio epidemiologico dei casi di allergie e di patologie correlate quali rinopatie, orticaria, asma.
L’incidenza dei casi di malattie allergologiche è in costante aumento; alcuni studi epidemiologici individuano come fattore influente l’incremento dell’inquinamento atmosferico.
Per allergia si intende una serie di condizioni causate dall’ipersensibilità del sistema immunitario a sostanze tipicamente innocue dell’ambiente. Le malattie allergiche includono febbre da fieno, allergie alimentari, dermatite atopica, asma allergico e anafilassi. I sintomi più comuni comprendono occhi rossi, prurito, starnuti, naso che cola, respiro corto e gonfiore.[3]
Le intolleranze alimentari e le intossicazioni alimentari sono condizioni diverse dalle allergie.
Gli allergeni più comuni sono polline e alimenti.Lo sviluppo delle allergie è dovuto a fattori genetici e ambientali.
Il meccanismo della reazione allergica coinvolge gli anticorpi e le immunoglobuline E, che si legano agli allergeni e ai recettori sui mastociti o sui basofili dove provocano il rilascio di sostanze chimiche infiammatorie come l’istamina.
La diagnosi delle allergie si effettua tramite esami della pelle o del sangue, mentre il trattamento si basa sulla prevenzione dell’esposizione e l’uso di farmaci come steroidi e antistaminici.Nelle reazioni più gravi si utilizza l’adrenalina (epinefrina).
Le allergie sono patologie comuni. Nei paesi sviluppati, circa il 20% delle persone è affetto da rinite allergica, circa il 6% delle persone ha almeno un’allergia alimentare,] e circa il 20% ha la dermatite atopica. A seconda del paese, circa l’1-18% delle persone è affetto da asma.L’anafilassi si verifica tra lo 0,05 e il 2% delle persone.
Sintomi
Le allergie sono caratterizzate da una risposta infiammatoria agli allergeni; locale o sistemica.
Gli allergeni come la polvere o il polline, che si trovano sotto forma di particelle sospese, provocano sintomi nelle aree del corpo che si trovano a contatto con l’aria, quindi occhi, naso e polmoni. Ad esempio, la rinite allergica, nota anche come febbre da fieno, provoca irritazione al naso, starnuti, prurito e arrossamento degli occhi. Gli allergeni, una volta inalati, possono portare ad un aumento della produzione di muco nei polmoni, tosse e difficoltà respiratorie. I fenomeni patologici sono essenzialmente riconducibili a contrazione della muscolatura liscia e permeabilizzazione dell’endotelio dei capillari. Altre reazioni allergiche possono derivare dagli alimenti, punture di insetti e da farmaci come l’aspirina o da antibiotici come la penicillina. I sintomi dell’allergia alimentare comprendono dolore addominale, gonfiore, vomito, diarrea, prurito e orticaria. Le allergie alimentari causano raramente reazioni respiratorie (asmatiche) o rinite. Le punture di insetti, il cibo, gli antibiotici e alcuni medicinali possono produrre una risposta allergica sistemica detta anafilassi, che può colpire più sistemi di organi, compresi l’apparato digerente, l’apparato respiratorio e l’apparato circolatorio. A seconda della gravità, l’anafilassi provoca reazioni cutanee, broncocostrizione, gonfiore, pressione bassa, coma e morte. Questo tipo di reazione può a insorgenza immediata o tardiva. La natura dell’anafilassi è tale che la reazione può placarsi, per poi ripresentarsi dopo un certo periodo di tempo.
Le sostanze che vengono a contatto con la pelle, come il lattice, sono essere causa di reazioni allergiche, note come dermatiti da contatto o eczema. Le allergie cutanee causano eruzioni cutanee, gonfiore e infiammazione della pelle.[46]
Le punture di insetti possono provocare massicce reazioni a livello locale (un arrossamento della pelle di dimensioni superiori a 10 cm).
Queste reazioni possono verificarsi anche dopo l’immunoterapia.
Organo interessato | Segni e sintomi comuni |
---|---|
Naso | Rigonfiamento delle mucose nasali starnuti e scolo liquido (rinite allergica) |
Seni paranasali | Sinusite |
Occhi | Arrossamento e prurito della congiuntiva (congiuntivite allergica), lacrimazione |
Orecchie | Dolori e udito compromesso a causa della mancanza di drenaggio della tromba di Eustachio. |
Vie aeree | Starnuti, tosse, broncocostrizione, respiro sibilante e dispnea, talvolta attacchi diretti di asma, nei casi più gravi edema laringeo |
Pelle | Dermatite allergica come eczemi, orticaria, neurodermite (parzialmente) e dermatite da contatto |
Tratto gastrointestinale | Dolore addominale, gonfiore, vomito, diarrea |
Diagnosi
La gestione efficace delle malattie allergiche si basa sulla capacità di effettuare una diagnosi accurata. I test allergologici possono aiutare a confermare o escludere allergie. La corretta diagnosi, le consulenze e le pratiche di allontanamento dagli allergeni riducono l’incidenza dei sintomi e la necessità di farmaci, migliorando la qualità della vita. Per valutare la presenza di anticorpi IgE specifici per gli allergeni, è possibile utilizzare due diversi metodi: punture cutanee o esami del sangue. Entrambi i metodi sono raccomandati. I test cutanei e gli esami del sangue sono ugualmente convenienti e validi. La diagnosi precoce consente di risparmiare sui costi delle visite mediche, cure secondarie, diagnosi errate e ricoveri di emergenza.
L’allergia subisce cambiamenti nel tempo, perciò occorrono test regolari per modificare la gestione dei pazienti, al fine di migliorare la salute e la qualità della vita.
Test sulla pelle
I test cutanei o Prick Test prevedono una serie di piccole punture sulla pelle del paziente. Attraverso un piccolo dispositivo di plastica o metallo vengono introdotte piccole quantità di allergeni (polline, erba, proteine degli acari, estratti di arachidi) contrassegnati con una penna o coloranti anallergici. Di solito il test si effettua sull’avambraccio.
Se il paziente è allergico alla sostanza, si verifica una reazione infiammatoria visibile entro 30 minuti. La risposta varia da un leggero arrossamento della pelle a rigonfiamenti pruriginosi simili a una puntura di zanzara.
Patch test
Il patch test è un metodo utilizzato per determinare se una sostanza provoca allergie da contatto o dermatite da contatto. Si effettua posizionando gli apteni su appositi dischetti adesivi (patch) che vengono applicati sulla cute in maniera occlusiva (di solito nella regione compresa tra le scapole) per qualche giorno al termine dei quali si effettua la lettura.
Analisi del sangue
Le analisi del sangue per le allergie, a differenza dei test sulla pelle, possono essere eseguiti indipendentemente dall’età, dalle condizioni della pelle, dai farmaci assunti, dai sintomi, e dalla gravidanza. Da un singolo campione di sangue possono essere determinati allergeni multipli e riducono il rischio di esposizione agli allergeni che possono falsare i test. Queste analisi misurano la concentrazione di anticorpi IgE specifici nel sangue.
Altro
Un’altra indagine utilizzata è il RAST test chiamato anche ImmunoCAP Total IgE (Radio Allergo Sorbent Test), o UniCAP che cerca la IgE direttamente nel sangue. Il test di scatenamento d’organo in cui si provoca sperimentalmente l’allergia esponendo il paziente al sospetto allergene è abitualmente utilizzato per la diagnosi di rinite e congiuntivite allergiche. Il test ISAC (Immuno Solid-phase Allergen Chip – al 2013 non in convenzione col SSN) utilizza allergeni molecolari purificati e permette di valutare la reattività fino a 113 tipi di allergeni, e le reazioni crociate fra alimenti e allergeni di differente natura.