Il nostro specialista di riferimento per questa branca è la Dott.ssa Borsezio Valentina
Per ciò che concerne la differenza esistente tra le due branche possiamo dire che l’Angiologia si occupa delle patologie delle vene e delle arterie dal punto di vista medico, concentrandosi sulla diagnosi e sulla terapia non chirurgica; la Chirurgia Vascolare, invece, si fa carico anche degli aspetti chirurgici della terapia.
Attualmente i due ruoli si sovrappongono in una unica figura che è quella del Chirurgo vascolare.
L’angiologia
è quella branca della medicina che studia l’anatomia e le patologie che colpiscono arterie, vene, vasi linfatici e sistema microcircolatorio.
L’angiologia si occupa quindi dello studio, della diagnosi e del trattamento di tutte quelle patologie del sistema circolatorio. Fra queste troviamo ad esempio flebiti, varici esofagee, capillari rotti (o teleangectasie), edemi degli arti inferiori, insufficienze venose e altre problematiche legate alla vena safena (grande vena che percorre interamente gli arti inferiori, dalla caviglia all’inguine, ed ha un’importante funzione di drenaggio del sangue che ritorna al cuore) responsabili di disturbi come le vene varicose, la trombosi venosa e la trombosi emorroidaria.
L’angiologo
L’angiologia si occupa delle patologie del sistema circolatorio. Un medico specializzato in Angiologia, quel ramo della Medicina che si occupa dello studio dell’anatomia e delle patologie che colpiscono i vasi sanguigni (arteriosi e venosi) e quelli linfatici. Questo specialista si occupa anche della prevenzione e della cura di alcuni fattori di rischio. I principali fattori di rischio che si riscontrano sono un’elevata o debole pressione sanguigna o un forte concentrazione di colesterolo nel sangue, che possono essere causa di patologie di natura vascolare legate alla circolazione. Vanno poi considerati dannosi gli stili di vita caratterizzati da sedentarietà, uso di fumo e di alcol, dieta squilibrata con eccessivo apporto di lipidi.
L’angiologo quindi non si limita ad effettuare esami strumentali, a diagnosticare patologie cardiovascolari e a proporre le terapie farmacologiche più efficaci. Una parte molto importante dell’angiologia, infatti, riguarda la prevenzione. Spesso ci si rivolge ad un angiologo troppo tardi, quando oramai l’unico rimedio rimane un invasivo intervento di demolizione delle vene otturate. C’è una possibilità per evitare questa soluzione chirurgica, ma tutto dipende dalla tempestività e dalla consapevolezza del paziente. Rivolgersi ad un angiologo in tempo, anche quando la situazione non appare preoccupante, può evitare numerose complicazioni.
Le patologie che colpiscono i vasi arteriosi
sono l’aneurisma, l’aterosclerosi e la dissecazione dell’aorta, la trombosi e l’embolia.
Tra quelle che colpiscono i vasi venosi
ci sono le vene varicose, l’insufficienza venosa cronica e la trombosi venosa, mentre i vasi linfatici sono interessati principalmente da casi di linfedema primario o secondario.
Trattamenti
In ambito angiologico si effettuano dei trattamenti di scleroterapia dei vasi capillari con finalità estetiche per il trattamento di inestetismi che si accompagnano a patologie vascolari, che spesso interessano le gambe, o ancora la presenza visibile sulla superficie cutanea di arrossamenti dovuti ai vasi capillari. Altri importantiinterventi sono Mesoterapia, Laser terapia transdermica, Scleroterapia, Vene varicose o varici – Varicectomia.
Visita Angiologica
L’agiologo può, dopo un’accurata visita angiologica specialistica, sottoporre il paziente ad una serie di esami strumentali diagnostici. I pricipali esami strumentali sono l’Ecodoppler carotideo, l’Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, l’Ecodoppler venoso degli arti inferiori e degli arti superiori, l’Ecocolordoppler arterioso arti inferiori e degli arti superiori, l’Ecocolordoppler dell’aorta addominale ed altri esami di laboratorio specifici in base al quadro clinico del paziente.