L’ecografia è un esame semplice e non invasivo utilizzato in moltissimi ambiti come prima indagine nell’esplorazione del corpo umano.
Permette di identificare alterazioni patologiche degli organi, effettuare indagini specialistiche e controllare le fasi della gravidanza.
L’ecografia è una tecnica diagnostica per immagini che utilizza gli ultrasuoni emessi da una sonda appoggiata sul paziente per esplorare i tessuti sottostanti (non le ossa).
Nello specifico consente di ottenere l’immagine in tempo reale di organi interni, vasi sanguigni, strutture e sottostrutture del corpo, alla ricerca di dati diagnostici.
L’esame standard restituisce su di un monitor sezioni di tessuto bidimensionali in bianco e nero (2D) e, grazie alle nuove apparecchiature ecografiche, anche immagini volumetriche tridimensionali (3D – 4D) estremamente accurate e simili all’originale.
L’esame ecografico non comporta l’impiego di raggi X e, a differenza di altre metodiche come TAC e risonanza magnetica, non presenta alcun effetto collaterale ed è ripetibile più volte senza rischi per la salute (viene infatti comunemente impiegato anche sulle donne in gravidanza).
Il campo di applicazione dell’ecografia è molto ampio. L’ecografia viene utilizzata quale screening ideale nell’ambito della medicina preventiva e per diagnosticare eventuali alterazioni patologiche degli organi.
Nello specifico le più comuni sono:
L’esame ecografico non è né doloroso, né richiede particolari preparazioni. Viene generalmente eseguito da un medico radiologo e la sua durata è di circa 20 minuti.
L’esecuzione consiste nell’applicazione di un gel conduttore sulla pelle – in corrispondenza degli organi da esplorare – dove il medico muoverà su di esso la sonda che emette e registra gli ultrasuoni. Gli ultrasuoni impattando contro i diversi tessuti corporei (muscoli, organi, ossa) verranno riflessi sul monitor a seconda della loro diversa densità.
Per lo studio degli organi addominali (in particolare, fegato e colecisti) è necessario osservare il digiuno assoluto per almeno 3 ore prima dell’esame, mentre per gli organi pelvici (vescica, utero ed ovaie, prostata) bere 1/2 litro di acqua un’ora prima dell’esame per avere la vescica piena.
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