Il nostro specialista di riferimento è la Dott.ssa Gioia Mura


Cos’è e cosa fa la psichiatria?

La psichiatria è una specializzazione della medicina – come lo sono, ad esempio, la cardiologia, la neurologia e la pediatria. Al centro del suo interesse stanno le patologie psichiatriche nelle persone adulte (perché di quelle di bambini e bambine si occupa la neuropsichiatria infantile): lo/la psichiatra si occu

pa dello studio, della prevenzione, della diagnosi e della cura dei disturbi della mente.

Alla base di un disturbo psichico può esserci un mix di cause: fattori genetici, biologici, ambientali (come un trauma

 o una vita familiare problematica), eventi stressanti (come un lutto o delle condizioni economiche precarie), abuso di sostanze stupefacenti.

Generalmente i disagi mentali si manifestano entro i 25 anni d’età – anche se possono comparire in ogni fase del ciclo vitale.

In Italia, più del 20% della popolazione convive con un disturbo psichico. I più diffusi sono i disturbi d’ansia e i disturbi depressivi: il 15% degli italiani e delle italiane ne presenta almeno uno, mentre circa l’8% delle persone si trova a gestire disturbi più gravi, come la schizofrenia, i disturbi psicotici, i disturbi bipolari e quelli di personalità.

Etimologia

Il termine psichiatria è stato creato da Johann Christian Reil, clinico tedesco, nel 1808, dalla parola greca psyché (ψυχή) = spirito, anima e iatreia (ιατρεια,ας) che significa cura (medica). La disciplina della psichiatria nasce quindi per occuparsi della cura dell’anima.

Quando andare in psichiatria?

Non esiste una regola univoca per capire quando rivolgersi a uno psichiatra, ma se si pensa di soffrire dei sintomi descritti in questo articolo, o se ci è stato consigliato dal medico di base o altri professionisti clinici, fare una visita dallo psichiatra è la cosa giusta da fare.

Di quali disturbi si occupa la psichiatria?

Lo (o la) psichiatra può occuparsi della maggior parte dei disturbi psichici presenti nel DSM. Ecco quali sono:

  • i disturbi schizofrenici (la schizofrenia, il disturbo schizoaffettivo e altri disturbi psicotici)
  • disturbi dell’umore (come il disturbo depressivo maggiore e il disturbo disforico premestruale)
  • il disturbo bipolare (e altri correlati, come il disturbo ciclotimico)
  • i disturbi di personalità (come il disturbo borderline di personalità e il disturbo antisociale)
  • disturbi d’ansia (come il disturbo d’ansia generalizzata e il disturbo di panico)
  • disturbi da sintomi somatici (e altri correlati, come il disturbo da ansia di malattia)
  • i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa)
  • disturbi ossessivo-compulsivi (e altri correlati, come il disturbo di dismorfismo corporeo)
  • i disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti (come il disturbo da stress post-traumatico e il disturbo dell’adattamento)
  • la disforia di genere
  • i disturbi dissociativi (come il disturbo dissociativo dell’identità e il disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione)
  • i disturbi correlati all’uso di sostanze e i disturbi da addiction
  • i disturbi del sonno (come l’insonnia e l’ipersonnia)
  • disturbi parafilici
  • i disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta
  • i disturbi neurocognitivi (come il delirium e i disturbi neurocognitivi maggiori e lievi)
  • i disturbi correlati a una condizione medica generale (nei quali i sintomi mentali sono la conseguenza di un’altra patologia medica)
  • fobie

Lo psicologo ti manda dallo psichiatra

Può capitare che lo psicologo o il terapeuta consigli a un paziente di fare una visita psichiatrica. Questo non dovrebbe spaventarci: il compito dei professionisti della salute mentale è quello di collaborare tra loro per garantire un trattamento completo e personalizzato.

Vediamo i motivi più comuni alla base di un invio psichiatrico:

  • i sintomi sono complessi e necessitano di una valutazione più dettagliata per stabilire un inquadramento clinico preciso;
  • alcuni sintomi mentali possono derivare da specifiche condizioni mediche: lo psichiatra può eseguire degli esami per escludere queste cause e garantire un trattamento adeguato;
  • serve la prescrizione di psicofarmaci per tenere sotto controllo alcuni sintomi specifici;
  • i sintomi persistono, nonostante il trattamento psicologico;
  • serve un approccio multidisciplinare, che veda collaborare psicologo e psichiatra, per fornire un trattamento terapeutico più completo;
  • nel/nella paziente si verificano cambiamenti improvvisi nel comportamento, come agitazione estrema o disorganizzazione del pensiero, che possono richiedere ulteriori accertamenti da parte di uno psichiatra.